Chi Siamo

Il Consorzio Forestale di Monte Bignone è una struttura operativa di diritto privato costituita ai sensi art. 2612 e segg. del C.C. che gestisce i terreni forestali ad esso consegnati dalle entità pubbliche e private associate, in conformità a quanto stabilito dal proprio Statuto e Regolamento attuativo. Il Consorzio si propone la razionale e sostenibile gestione tecnico-economica dei terreni ai fini della loro valorizzazione e salvaguardia ambientale e dell’incremento dell’occupazione locale.
Obiettivo primario è la progettazione e realizzazione, nel rispetto delle leggi vigenti, di iniziative di miglioramento, tutela e valorizzazione di tutte le risorse connesse al territorio assegnato in gestione (2088 ha), incluse quelle relative alla fruizione sostenibile anche per fini turistici, oltre che per la produzione agro-silvo-pastorale.
Dove Siamo
Dai tempi del Medioevo il boscoso comprensorio del Monte Bignone ricadente amministrativamente nei comuni di Sanremo, Ceriana, Baiardo e Perinaldo, ha costituito il territorio di rifornimento di legname (da costruzione e lavoro, da ardere…) per la popolazione e le attività sulla costa; con il venir meno delle attività di taglio della legna i boschi, non più gestiti, in tempi recenti hanno subito delle evoluzioni e un apparente degrado. Ma la particolare posizione e quota altimetrica sono i presupposti della ricchezza in biodiversità di questi luoghi, riconosciuta a livello europeo con l’inclusione nei siti della Rete Natura 2.000 (Direttiva Habitat), il che implica una maggior attenzione da porre oggi, da parte di tutti, nella conservazione della loro naturalità.
Gli insediamenti e le attività antropiche sono divenute, dopo secoli di rispettosa convivenza, piuttosto frenetiche nella prima metà del ‘900. Tra il 1936 ed il 1981 la zona era raggiungibile, dalla linea di costa, in meno di mezz’ora grazie alla funivia S. Remo – S. Romolo – M. Bignone, qui realizzata in quanto questa zona di montagna, per la purezza dell’aria in quota e l’elevata boscosità, venne considerata adatta alla cura delle malattie respiratorie e quindi di interesse per il turismo sanitario ed estivo. Poi è seguita una fase di progressivo e sempre più consistente abbandono; solo in tempi molto recenti, si registra una pur minima tendenza al recupero di residenzialità nella fascia di entroterra.
Ma nell’ultimo decennio il fenomeno decisamente più emergente è stato lo sviluppo di attività ludico- sportive e di fruizione dei luoghi per il tempo libero da parte di appassionati dell’outdoor che si impegnano in varie discipline, a fronte anche del favorevole clima che ne consente la pratica pressochè in tutto l’arco dell’anno: trekking, mountain, bike, trail running, passeggiate a cavallo, soft-air, ecc..